Il Queens Park Rangers ha terminato positivamente la stagione con una vittoria casalinga, comoda, sul Luton Town. Tre punti che sono valsi agli Hoops l'ottavo posto in classifica. Chiudendo di fatto un annata produttiva, a ridosso della zona playoff. Ora l'attenzione sarà completamente concentrata su ciò che dovrà essere fatto in post season. Per quello che riguarda la campagna di rafforzamento estiva.

Finale in crescendo

Mentre la prima metà di stagione ha avuto i suoi momenti negativi, la seconda è stata una vera gioia per i supporters del QPR, che sperano di poter continuare a cavalcare l'onda del bel finale di campionato 2020/21. E magari migliorare il rendimento di squadra riuscendo a fare capolino agli spareggi promozione nel maggio prossimo.

QPR
Kiyan Prince Foundation Stadium Queens Park Rangers - Photo by Il Calcio a Londra

Austin uomo copertina

Il primo nodo da sciogliere è legato al nome di Charlie Austin. Di proprietà del West Bromwich Albion. Che però i londinesi vorrebbero tenersi stretto. Consapevoli che per garantirsi le prestazioni sportive del '45' il prossimo anno, dovranno sborsare un bel pò di soldi. Si confida sulla volontà del calciatore. Che più volte ha comunicato alla stampa di trovarsi veramente bene al Queens Park Rangers. Ma con i Baggies, appena retrocessi in Championship, ci sarà da trattare.

Charlie Austin
Charlie Austin - Photo by official Twitter QPR

Ma il modo in cui ha aiutato la squadra nella seconda parte della stagione (21 presenze e 8 gol) potrebbe spingere la dirigenza del QPR ha sostenere uno sforzo economico e concludere l'accordo per la permanenza a Londra del bomber di Hungerford. Perchè oltre all'aspetto di 'campo', Austin è un leader, un personaggio carismatico. Che ha cementato il gruppo rendendolo affamato, pronto a dare battaglia in ogni occasione. Con Johansen, Field e de Vrjs ha formato un quadrilatero sul quale si è poggiata l'intera squadra.

Hoops ambiziosi

Insomma, con gli innesti di gennaio il QPR è diventato un animale diverso. E' passato dall'essere docile e facile da battere, a diventare una squadra arcigna, ben messa in campo e con qualità in ogni reparto. Che ha subìto relativamente poco, trovando con discreta continuità la via del gol. Ripartendo da Austin, se sarà possibile, e dallo zoccolo duro dell'attuale rosa, gli Hoops partirebbero da una solida base, per pensare di programmare con fiducia e speranza un 2021/2022 che a quel punto prometterebbe davvero bene.

di Andrea Indovino