Manchester United e West Ham si affrontano ad Old Trafford nella gara valevole per l'ottavo di finale di FA Cup. In palio il pass per i quarti, in una manifestazione snobbata dalle big ai primi turni, che però diventa un boccone goloso da febbraio in poi.

Ma il calendario congestionato in tempi di Covid quasi obbliga i due manager a praticare del turnover. E Solskjaer e Moyes mandano in campo alcuni giocatori poco impiegati in campionato: Matic, Van de Beek, Greenwood da una parte, Noble, Fornals, Yarmolenko dall'altra. Ma c'è Rashford dal 1'. In panchina bomber Cavani. Antonio invece non figura neppure lì.

Il West Ham è difesa, difesa e ancora difesa. Aspetta comodamente nella propria metà campo gli avversari. E non fa neppure finta di provare a far male allo United. Fa la ‘partita Godot’. Perde Ogbonna per infortunio al 16', e la serata diviene ancora più lunga e pesante. Diop, il sostituto, non è per nulla il 'Robin' del baluardo italiano. Martial gioca a manetta. Ma è troppo fumoso. Corre e sgomma, impegna non poco Fabianski costretto a disimpegnarsi in uscita bassa. Sotto porta pecca di cinismo. Il portiere polacco poi si supera sulla capocciata di Lindelof. Con l'aiuto di 'San Palo'. I Red Devils però fanno troppo poco per passare in vantaggio. Tanto possesso palla, ma il gioco ristagna per lo più sul perimetro, col cuoio che solo di rado entra nell'area degli ospiti. Alla pausa, dopo 3' di recupero, le squadre sono sullo 0-0.

Manchester United - West Ham
Manchester United - West Ham - Photo by official Twitter West Ham

E' un copia incolla il secondo tempo. Con lo United a tenere il pallino del gioco in mano, ma la manovra è sempre troppo elementare, prevedibile. Capita a Rashford la palla buona per abbattere il muro degli Hammers, ma fallisce la possibilità facendosi ipnotizzare da Fabianski, di gran lunga il migliore dei suoi. E la gara, salvo qualche scintilla dello United, si trascina stancamente fino al triplice fischio. Neppure l'ingresso di Bruno Fernandes e Cavani dà la scossa ai padroni di casa. Chi invece risulta decisivo, ma soltanto ai supplementari, è un altro subentrato: McTominay, che col fiuto del gol di un vero ‘9’, al 98’sgretola il muro del West Ham. Che non prova ad uscire dall'imbuto neppure dopo lo 0-1. Moyes si gioca le carte Benrahma e Lanzini, ma proprio i londinesi non sono ispirati, e tornano a Londra con la sconfitta - ed annessa eliminazione - sul groppone.

di Andrea Indovino