Un’insolita gita fuori porta


Chi fa visita aLondranella maggior parte dei casi si ferma in visita ai più conosciutiStamford Bridge,Emiratese il più recenteTottenham Stadium, di certo non si avventura nella periferia nord per fare visita alVicarage Road, casa delWatford. In un cupo pomeriggio di metà novembre decido di spingermi da quelle parti, inconscio di dove stia andando e senza avere la minima certezza di trovare qualcuno.

Harry Potter


Il viaggio non è lunghissimo, circa quaranta minuti dalla stazione diSt Pancrase da qui prendo il treno che mi lascia alla stazione diWatford Junction.
Durante il mio viaggio incontro numerosi appassionati diHarry Potterche proprio a Watford vanno a fare visitare al parco di divertimenti dedicato al maghetto inglese.

Il viaggio


Watford non è Londra e lo noto appena scendo dal treno, è la classica piccola città ai margini della metropoli, poco frequentata da turisti e abitata da pendolari.
Dalla stazione per raggiungere lo stadio mi incammino per circa mezz’ora, la giornata è cupa (in classico stile inglese) ma non sembra minacciare pioggia.
Nel tragitto verso Vicarage Road non incontro molte persone ma una delle poche che incrocio la sento addirittura parlare al telefono in italiano, una signora di mezza età sicuramente pendolare come molti di rientro a casa dopo aver finito di lavorare.

Elton John


Il Vicarage Road ha una delle due tribune dedicata aElton John, tifoso del Watford con un passato anche da presidente del club. Il cantante inglese è nato aPinner, a sud di Watford a metà strada per Londra, e da sempre ne è stato tifoso prima e proprietario poi tra gli anni ‘70 e ‘80 ad oggi dove ne detiene ancora un buon interesse finanziario.
L’altra tribuna è invece un omaggio al tecnicoGraham Taylorche ha guidato il Watford per quindici anni raggiungendo forse i traguardi più alti per il club.

Lo stadio


So già che entrare sarà difficile, non ci sono tour organizzati e negli gli stadi diPremier Leaguesenza autorizzazioni particolari ottenere l’ingresso non è sempre facile.
Il Watford da alcuni anni è di proprietà della famigliaPozzo, conosciuta anche inItaliaalla guida dell’Udinese.
Alla segreteria, alla mia richiesta, mi dicono di aspettare, l’attesa è snervante ma finalmente, dopo dieci minuti, da una porta di servizio esce un signore con una pettorina che mi dice “come on”. Felice come una pasqua lo seguo ringraziandolo per la possibilità.

La visita


Seguo lo steward in una serie di interminabili corridoi per poi ritrovarci non so come a bordo campo.
Lo stadio non è grande, poco più di 20 mila posti, ma devo dire che il colpo d’occhio è sicuramente bello, è curato e raccolto. Inaugurato nel 1927 ha avuto diverse ristrutturazioni, ultima quella del 2014.
Nonostante siano le 4 di pomeriggio, il buio della sera inizia a prendere il sopravvento con i fari dello stadio che fanno spiccare ancora di più lo stemma del club colpito dai raggi luminosi. Lo steward è così gentile a farmi visitare anche gli spogliatoi, immaginando che da queste parti non molti turisti si affacciano e quindi orgoglioso a farmi vedere tutta la “gioielleria” della casa.
Dopo quattro chiacchiere e qualche foto ricordo, riprendiamo i corridoi e torniamo al desk salutando e ringraziando per la possibilità.

Viaggio di ritorno


Nel viaggio di ritorno in treno riguardo le foto scattate tra i fan di Harry Potter seduti vicino a me. Ognuno quel giorno ha avuto il proprio pomeriggio di divertimento.
 
di Lorenzo Petrucci