Pierluigi Casiraghi e il Chelsea: coraggio e sfortuna
8 Novembre 1998
8 novembre 1998. Chelsea – West Ham. Minuto 24: palla lunga di Zola alle spalle della difesa hammers, sulla sfera si fiondano Rio Ferdinand, Hislop, (rispettivamente difensore e portiere degli ospiti) e Pierluigi Casiraghi, nuovo centravanti che i blues hanno acquistato tre mesi prima dalla Lazio. La palla la intercetta il difensore, i “due contendenti” invece, impossibilitati nel fermare lo slancio, si scontrano: l’impatto è drammatico, con il corpo di Hislop(90kg) che frana sulla gamba destra dell’attaccante. Che rimane a terra. Un secondo di silenzio. Poi l’urlo atroce di dolore. Chi era presente a Stamford Bridge giura, ancora oggi, che quel grido non lo dimenticherà mai. Quel giorno sancì la fine della carriera di Pierluigi Casiraghi, alla giovine età di 29 anni.
L'inizio della fine
Il racconto dell’avventura inglese del centravanti brianzolo non può che partire, purtroppo, dal suo tragico infortunio; eppure il suo inizio in blues era stato promettente, con un titolo vinto ( Supercoppa Europea con il Real) appena dieci giorni dopo il suo sbarco. Resterà di fatto l’unico ricordo positivo dell’esperienza inglese del ragazzo, che terminerà con un numero maggiore di interventi chirurgici( 10 nei successivi 20 mesi) che presenze(10) e con la lettera di licenziamento da parte del club, due anni prima del termine del contratto, per impossibilità fisiche a rispettare lo stesso. Un finale grigio e inaspettato per una storia, in realtà, mai cominciata.
Con il senno di poi
“Mi chiedono spesso cosa farei se potessi tornare indietro, a qualche secondo prima di quel terribile scontro. Con il senno di poi avrei dovuto fermarmi, rallentare la corsa ed evitare l’impatto che mi ha distrutto il ginocchio, ma poi penso se lo avessi fatto non sarei stato Pierluigi Casiraghi !”
di Pierluigi Cuttica