Lookman e Cavaleiro firmano il successo dei Cottagers a casa Vardy

Il Fulham cerca disperatamente punti per tirarsi sù in classifica ed abbandonare la zona rossa. Un inizio molto complicato per la squadra di Scott Parker, incapace di dare continuità al successo contro il West Bromwich perdendo le ultime due gare contro il West Ham e l'Everton. Quella di Leicester non è di certo l'impegno più agevole per cercare di invertire la rotta.

Gara in equilibrio nella prima parte del primo tempo: Cavaleiro nello spot di falso nueve prova a creare scompiglio nella retroguardia dei padroni di casa, ma il ritmo è lento. Le due squadre prolungano la fase di studio fino alla mezzora, quando Lookman decide di ravvivare la contesa col suo tiro che si insacca preciso all'angolino basso alle spalle di Schemeichel. Il Leicester accusa il colpo e va in bambola. E subisce puntuale lo 0-2: Fuchs commette fallo da rigore, ingenuo, e Cavaleiro spezza la maledizione dagli undici metri battendo ancora l'estremo difensore danese.

Fonte: Fulham official Twitter

Il match non si ravviva nel secondo tempo, per demeriti del Leicester che sembra la brutta copia della squadra pimpante, effervescente ammirata fino a due settimane fa. Entra Cengiz Under ma il suo impatto è pari a zero. Tanto possesso palla, ma fine a se stesso per gli uomini in blu. Giropalla orizzontale che favorisce il gameplan del Fulham. Anche Iheanacho, subentrato a Mendy, è evanescente. E i cottagers, che prendono sempre più coraggio e consapevolezza, sfiorano addirittura il tris con Loftus-Cheek e lo scatenato Lookman. Soltanto all'86', un sussulto d'orgoglio del Leicester produce il gol del 2-1, siglato da Barnes, che serve solo a dare un pò di pepe al finale. Punteggio che però non muterà più sino al triplice fischio dell'arbitro.

Tre punti pesanti, di piombo per il Fulham che si aggrappa momentaneamente al diciassettesimo posto, fuori dalla zona rossa. Il Leicester compie un ulteriore passo di gambero, e dopo il fragoroso kappaò di Anfield, fa ancora peggio, fallendo l'aggancio alla vetta contro un avversario senza dubbio alla portata.