Ormai nel mondo della Premier League gli episodi di razzismo avvengono quotidianamente. L'ultimo club ad essere colpito è stato il Tottenham. All'indomani della sconfitta interna subita dal Manchester United. Vittima, il sudcoreano Son. Il giocatore è stato attaccato su Twitter e Instagram dopo il gol annullato al Manchester United nella gara di domenica (3-1 per i Red Devils) per una manata di McTominay sul viso proprio dell'attaccante asiatico. Che ha scaturito la cancellazione del gol di Cavani.

Il Tottenham, in un comunicato diffuso su Twitter, ha difeso Son: “Un’altra giornata e altri disgustosi abusi razzisti nei confronti dei nostri giocatori. Ci consulteremo con la Premier per valutare l’idea di prendere decisioni più forti per contrastare questo increscioso fenomeno”. I club infatti starebbero seriamente pensando di oscurare i propri profili social per una settimana. In segno di protesta. Cosa che è già accaduta in Championship. Con Swansea e Birmingham. E in Scozia, per iniziativa dei Rangers.

Heung-Min Son
Esultanza di Son vs Man United, 11/04/2021 - Photo by Tottenham official Twitter

La situazione sta diventando piuttosto preoccupante in Inghilterra. Perchè nel passato recente anche altri giocatori sono stati colpiti da abusi a sfondo razziale. I casi più eclatanti, quelli di Van Aanholt terzino sinistro del Crystal Palace, di Sanchez, centrale di difesa colombiano del Tottenham e di James, astro nascente del Chelsea di Tuchel. E al Manchester United, dove addirittura in quattro hanno denunciato di essere stati presi di mira da 'sconsiderati', via web: Tuanzebe, Fred, Rashford e Martial.

Manchester United
Esultanza dei giocatori dello United - Photo by official Twitter FA Cup

Sembra che a nulla stiano servendo le numerose campagne di sensibilizzazione che ormai vanno avanti da anni. E neppure l'iniziativa 'Black Lives Matter' ha dato esiti benefici. Con i calciatori che continuano ad inginocchiarsi prima del calcio d'inizio di ciascuna partita. Gesto che però ad oggi purtroppo è fine a se stesso.

Resta ancora un grave problema il razzismo. Nel 2021. Da non credere.

di Andrea Indovino