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Chelsea e Tottenham chiudono oggi la triade di incontri che le ha viste protagoniste nel mese di gennaio: dopo i due successi blues che sono valsi agli uomini di Tuchel l'accesso alla finale di Carabao Cup, oggi le due formazioni sono attese da uno scontro che mette in palio punti pesanti in ottica Champions League. Traguardo che sembrava molto lontano all'arrivo di Antonio Conte sulla panchina londinese e che invece il tecnico italiano, grazie ad una striscia di risultati positivi, ha reso più che credibile. Inverso il percorso dei campioni d'Europa che, in lotta per il titolo sino ad inizio dicembre, hanno poi perso di vista l'obiettivo grazie al formidabile ruolino del City ma soprattutto per l'incapacità di ottenere successi (3 vittorie negli ultimi 11 incontri di campionato).
Per il club di Fulham Road diviene necessità primaria quindi certificare una qualificazione alla prossima Champions, divenuta complessa per i risultati ottenuti, non solo dagli spurs, ma da United, West Ham e Arsenal. Per l'incontro odierno Tuchel ripropone un undici titolare simile a quello del deludente pari con il Brighton: soli due cambi, Sarr per Alonso in difesa e Kovacic per Kantè in mezzo al campo, per uno schieramento che ripropone (almeno inizialmente) una linea a quattro in fase difensiva e Lukaku unico riferimento offensivo. Conte risponde con il consueto modulo che vede tornare Dier nel cuore della difesa, la coppia Hojbjerg-Winks a svolgere da cerniera a centrocampo e Kane in attacco supportato dall'eroe del match di Leicester, Steven Bergwijn.

Gara intensa, ma nessuna rete


Il match segue il copione atteso, con i padroni di casa deputati alla costruzione del gioco e gli ospiti pronti a colpire in contropiede; la manovra dei blues si appoggia totalmente sulle due fasce, specialmente sulla destra dove Ziyech dimostra subito di essere in serata. Sarà proprio quello il settore che creerà i maggiori problemi alla difesa degli spurs, dove Davies e Sessegnon avranno non pochi problemi a gestire il sinistro del marocchino e gli inserimenti senza palla di Msson Mount. Il numero diciannove dei blues andrà a cercare sempre quella zona di campo da dove, non a caso, arriveranno i maggiori pericoli per la difesa ospite, con palloni che arriveranno al centro dell'area mal sfruttati dagli attaccanti di Tuchel.
Qui entra in scena Romelu Lukaku che continua il suo grigio momento con una prima frazione che lo vede sbattersi senza frutto contro i vari Dier e Sanchez, andando poi a mancare le due occasioni che gli capiteranno: palloni sempre dall'out destro di Mount, con il primo calciato alle stelle ed il secondo completamente mancato. Si potrebbe aggiungere che entrambe le sfere giungano sul piede destro dell'attaccante belga, ma questa sembrerebbe una strenue difesa che non convincerebbe nessuna accusa. Il Tottenham di Conte se ne sta guardino nella sua metà campo, pronto a sfruttare la velocità di Bergwijn che, di fatto, è il vero centravanti della squadra londinese, con Kane che viene a rifinire per lanciarene la velocità. La mossa funziona perchè, seppure l'olandese non creerà problemi ad Arrizabalaga , porterà scompiglio alla retroguardia di Tuchel che a fine primo tempo conterà due ammonizioni per falli sull'ex Psv. L'occasione più importante ospite giunge in chiusura, quando la rete di Kane viene annullata per una leggera spinta su Thiago Silva; le due formazioni rientrano negli spogliatoi con il punteggio bloccato sullo zero a zero.

Ziyech e Thiago Silva. Spurs ko.


L'assenza di reti della prima frazione viene rinfrancata dall'inizio della seconda in cui i blues, nel giro di dieci minuti, bucano due volte la difesa avversaria: la prima rete è quella del migliore in campo, Ziyech, che al terzo minuto spolvera la ragnatela del sette alla destra di Lloris con un sinistro chirurgico da fuori area. Il raddoppio pochi minuti più tardi è firmato Thiago Silva, abile a deviare il rete di testa la punzione calciata da Mount, figlia di una nuova percussione di Hudson-Odoi. Conte corre ai ripari inserendo Lucas per una strategia di gara che inevitabilmente vede ora i suoi costretti ad alzare le linee ed a lasciare più spazio al contropiede avversario.
La prima chance arriverà sul destro di Bergwijn, facilmente bloccato da Arrizabalaga, mentre i blues con maggior campo a disposizione sfrutteranno le ripartenze come nel caso di Lukaku che, al sessantacinquesimo, avrà sul suo sinistro la palla del tre a zero ma la sua conclusione sarà ben respinta da Lloris. La fatica inizia a farsi sentire e le giocate perdono di qualità cosicchè succede poco o nulla sino a cinque minuti dalla fine quando, sugli sviluppi di un corner, Kane va molto vicino alla rete con un colpo di testa su cui è ottimo il tuffo di Arrizabalaga. Sarà l'ultima occasione degna di nota di una gara che il Chelsea fa sua con merito, mettendo fine ad una serie piuttosto negativa; per il Tottenham prima sconfitta in Premier nell'era Conte, risultato che non pregiudica il cammino dei suoi che, con varie partite ancora da recuperare, rimangono in piena corsa qualificazione per un posto nell'Europa che conta.
Pierluigi Cuttica