Missione compiuta. L'Arsenal fa la parte del leone all'Eden Arena di Praga. Vince 4-0, dominando lo Slavia. E torna a Londra con la qualificazione alle semifinali di Europa League in tasca. Prova di forza degli uomini di Arteta, che andranno a giocarsi un posto in finale col Villareal nel prossimo turno.

Fuori, causa infortuni Tierney, David Luiz, Odegaard e Aubameyang. Assenze pesanti. Ma chi scende in campo non fa rimpiangere gli indisponibili. Perchè soprattutto Pepè e Smith Rowe disputano una partita solida. Assai positiva. Mentre i cechi di Tripsovsky si schierano col solito 4-1-4-1. Ma l'atteggiamento è completamente diverso rispetto a quello esibito nella gara d'andata. Molto arrendevole lo Slavia. Un pò a sorpresa. In balìa dell'avversario sin dai primi minuti. Perchè l'Arsenal ogni qualvolta attacca crea un pericolo. Al 14' il siluro di Saka sbatte sul palo. Smith Rowe è il più lesto di tutti e ribadisce in rete. Ma interviene il VAR. Due minuti è lungo il consulto, che da esito negativo. Niente gol. Si resta sullo 0-0. Ma soltanto per altri quattro minuti. Fino a quando Pepè si incunea in area, riceve palla dallo scatenato Smith Rowe e deposita in rete. Ma l'Arsenal è una furia. E raddoppia tre minuti dopo. Fallo tanto plateale quanto ingenuo in area di Hromada su Saka. E Lacazette implacabile fa 2 a 0 dal dischetto. 11 metri di felicità per l’attaccante francese. Chi si aspetta la reazione dei padroni di casa resta però deluso. Non fa manco finta di giochicchiare lo Slavia, e per i londinesi è un gioco da ragazzi fare tris. Fa tutto Saka. Percussione centrale e conclusione secca sul primo palo, alla sinistra di Kolar. Risultato e qualificazione al sicuro, ancor prima che il cronometro segni il 30'. Fa notte presto in casa Slavia Praga che si trascina stancamente fino al doppio fischio dell'arbitro Cakir. Non facendo praticamente nulla per cambiare la narrativa della serata.

L'esultanza dei giocatori dell'Arsenal
L'esultanza dei giocatori dell'Arsenal - Photo by official Twitter Arsenal

E il secondo tempo è una lunga amichevole. Una sgambata infrasettimanale. Quegli impegni dove il risultato è l’ultima cosa che interessa ad allenatori e calciatori. Con l’Arsenal padrone assoluto del campo. E lo Slavia totalmente sparito dalla circolazione. Per i cechi è una scalata del Tourmalet. In bici da passeggio. Compito proibitivo. Ma non ci provano neppure. Anzi, al 77’ l’Arsenal aumenta perfino il carico sempre con Lacazette che approfitta del goffo scivolone di Zima e infila ancora Kolar. Griffando un’elegante doppietta. Per un 4-0 che fotografa alla perfezione l’andamento del match. Leno spettatore non pagante. Guanti immacolati e divisa d’ordinanza luccicante. Arteta concede così un pò di riposo ai suoi giocatori più utilizzati nelle ultime settimane. Escono Saka e Lacazette. Con conseguente vetrina europea per Nketiah, Martinelli e perfino Balogun. I londinesi conducono in porto la sfida con massima serietà. Attaccando quando c’è da attaccare. Con Martinelli che fallisce il pokerissimo in campo aperto. E rimpiegando quelle poche volte che lo Slavia Praga nel finale prova a superare il centrocampo. Insomma, una mattanza sul rettangolo verde della splendida capitale ceca. Con pieno merito i Gunners proseguono l’avventura europea. Entrando a far parte delle ‘magnifiche 4’ in bella compagnia di Manchester United, Roma e Villareal.

di Andrea Indovino