È stato un fine settimana turbolento per le formazioni londinesi. Perché laPremier Leagueda una parte ci mostra quanto è semplice riconfermarsi, ma ci ricorda anche che il pericolo di uno scivolone è proprio dietro l'angolo.

Ad aprire la terza giornata ci ha pensato ilTottenham, che riprende immediatamente il filo conduttore con la vittoria interrotto nell'ultimo match a Stamford Bridge.Basta l'1-0 agli Spursper archiviare la praticaWolverhampton. Un risultato che se vogliamo sta stretto agli ospiti, che in diversi tratti dei novanta minuti hanno preso il sopravvento e il monopolio delle azioni offensive. Pochi però i tentativi diretti verso la porta di Lloris, bravo a farsi trovare pronto nell'occasione. Marchio indelebile sulla partita non solo il gol numero 250 diHarry Kanecon la maglia del Tottenham, di cui si dimostra sempre più leader e cannoniere, ma anche una capacità tipica delle squadre di Antonio Conte. Saper aspettare, chiudersi e compattarsi per poi colpire alla prima occasione utile, questa volta a sbloccare la situazione è un colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Opportunismo allo stato puro quello del Tottenham, che lancia un chiaro segnale al campionato e alle sue dirette rivali: conviene correre davanti, perchè dietro soffiano forte.



Al fotofinish. Così andrebbe definita una partita frizzante e dalle mille emozioni come quella traFulhameBrentford, l'ennesimo derby londinese di questa stagione, e siamo solo all'inizio. Sì perché era una gara che metteva di fronte due formazioni che, per un motivo e per un altro, possono tranquillamente essere considerate come le due sorprese di questo avvio di stagione. ICottagersperché sembrano aver finalmente iniziato con il piede giusto e quello di chi non vuole arrendersi a priori, la nuova stagione di Premier League da neopromossa.Beesche invece, dopo aver stupito tutto lo scorso anno all'esordio in massima serie, hanno dato il via alla loro campagna con una serie di risultati sorprendenti ed eclatanti che ci hanno mostrato come l'undici di Thomas Frank abbia sempre un asso nella manica in grado di scombinare le sorti in campo. Dunque uno scontro tra due compagini dalla voglia matta di dire la loro, nonché tra due squadre ancora imbattute alla vigilia, una peculiarità che al termine dei novanta minuti investe non più due ma solo una delle parti: al fischio finale in quel di Craven Cottage è il Fulham di Marco Silva ad esultare,3-2al Brentford al termine di un match palpitante e pieno di colpi di scena che ha visto i padroni di casa passare a condurre di addirittura due gol grazie ai centri diBobby Reid, importante nell'economia dell'azione il contributo del giovaneJay Stansfield, lanciato a sorpresa dal primo minuto, e diJoao Palhinha. Il portoghese è sicuramente una delle notizie più positive della campagna acquisti estiva e dell'inizio di stagione, mentre di contro continua a preoccupare e non poco la difesa. I cali di concentrazione sono dietro l'angolo e consentono ai ragazzi di Frank di rimettere in carreggiata la partita al culmine di un forcing forsennato alla porta di Leno. Ma in mezzo alle difficoltà, a due punti che sembravano persi, ci pensa lui, lui che aveva fallito il colpo del ko lo scorso weekend al Molineux, lui da sempre etichettato come non adatto alla Premier League. Lui, èAleksandar Mitrovic, che sale in cielo e servito col contagiri da Mbabu incorna il pallone e lo spedisce alle spalle del portiere firmando la rete del soprasso definitivo. Sorrisi a bocca larga per Silva e i suoi, consapevoli che la strada è ancora lunga, ma l'inizio ispira fiducia da tutti i pori.





Era invece cominciata malissimo la giornata per ilCrystal Palacedi scena contro l'Aston Villa, sotto dopo pochi minuti per una leggerezza difensiva e un posizionamento sbagliato della retroguardia di inizio gara e che consente a Watkins di battere a rete indisturbato. Ma le Eagles, che tanto bene avevano figurato nel Monday night a Liverpool contro i Reds, non si sono lasciate minimamente scoraggiare da un avvio difficile, e infatti tempo di ripartire dal calcio d'inizio ed ecco il pari firmato dal solitoZaha. Secondo gol consecutivo per l'ex giocatore del Manchester United, salvo poi diventare il terzo ad inizio ripresa. In questo caso la dea bendata è dalla parte dell'ivoriano, che dagli undici metri si fa prima parare e poi ribatte in rete il rigore conquistato da Guéhi. Punteggio ribaltato che però non ferma le voglie e l'intraprendenza dei padroni di casa, che mettono dentro forze fresche offensive e proprio dai cambi trovano il jolly che assesta al match il colpo del ko. Basta infatti solo un minuti a Mateta per iscriversi al tabellino del definitivo3-1con il suo primo gol stagionale, che assicura i primi tre punti al Palace, che dimostra finalmente tutto quello di buono ammirato l'anno scorso sotto la guida di Patrick Vieira anche in questa stagione.


Tutto facile per l'Arsenaldi Mikel Arteta, che supera a pieni voti e con un secco3-0 i padroni di casa del Bornemouth.Una partita senza storia dal primo all'ultimo dei suoi minuti, ne bastano undici ai Gunners per chiudere la pratica con i primi due gol. Due trasformazioni che portano lafirma indelebile di Martin Odegaard, che da quest'anno porta sul braccio la gloriosa fascia di capitano eredità di una moltitudine di campioni. Un peso che però non ha minimamente spaventato il giovane norvegese, che con due colpi d'istinto e freddezza chiude i giochi ancora prima che potessero incominciare. Straordinario ancora una volta, soprattutto con la serpentina in occasione dell'1-0, il contributo in fase offensiva diGabriel Jesus. Poco da dire davvero per questa squadra, che sta dimostrando di saper superare esami che l'anno scorso, seppur altrettanto non complicati, apparivano insormontabili. Una cooperativa che dimostra di poter attingere ad ogni risorsa necessaria per scardinare il match, dimostrazione ne è il gran gol da fuori diWilliam Saliba, che finalmente sta dimostrando di meritarsi una squadra del prestigio dell'Arsenal. Tre gol, tre punti che valgono tanto, perché in virtù del pazzo pareggio tra Newcastle e Man City, i Gunners si sono presi la testa solitaria della Premier League.




Piove sul bagnato in casaWest Ham, che nonostante il sorriso ritrovato in settimana grazie alla vittoria europea sul Viborg FF, incappa in un altro passa falso. A fare sue prede gli Hammers questa volta è ilBrightondi Potter, senza dubbio tra le formazioni più brillanti di queste prime tre gare di campionato.0-2 finaleche rispecchia a pieno le stigmate della formazione di Moyes: lenti, imprecisi e inconcludenti i giocatori del West Ham, totalmente involuti e irriconoscibili rispetto a quelli tracotanti e intraprendenti ammirati l'anno scorso. La giornataccia del London Stadium lo è per tutti, compreso il neoarrivatoKehrer, neanche il tempo di traslocare da Parigi ed ecco il primo errore che si incanala nel rigore a favore dei Seagulls concretizzato da Mac Allister. Forse troppo presto è arrivato l'esordio per il centrale tedesco, ancora abituato ai ritmi decisamente più compassati del torneo francese. Non è da meno invece uno che la Premier dovrebbe conoscerla bene come Zouma, distratto e fuori fase quando Trossard lo brucia sullo scatto e va davanti a Fabianski per il raddoppio. I difetti però si sprecano, perché si passa dalla coppia di centrocampo Soucek-Rice che non riesce ad offrire centimetri e stabilità come in precedenza ad un attacco inceppato e apparentemente senza idee, con il trio Bowen-Fornals-Benrhama che appare solo un lontano parente del maestoso trio ammirato solo pochi mesi fa. E in una trama che fatica a sbloccarsi i supporters del west London reclamano a grano voce la titolarità di Gianluca Scamacca, in gol nel confronto europeo di metà settimana. La domanda quindi sorge spontanea: può Scamacca risolvere i problemi di un attacco e di una squadra ancora a seco di gol e di vittorie? Inevitabilmente lo scopriremo.


Infine, quello che si può tranquillamente definire comeIL risultato di giornata, e il punteggio parla da solo.Leeds United 3, Chelsea 0. Una disfatta totale per la formazione diThomas Tuchel, e la sconfitta passa anche dalla formazione messa in campo dal tecnico tedesco. Un centrocampo squilibrato e fin troppo offensivo con Mount quasi costretto da mediano e una difesa che con Reece James adattato non ha assicurato la stabilità dovuta, un attacco mal supportato. Inspiegabile la reiterata scelta di schierare Loftus-Cheek come quinto di destra contro una squadra che fa delle fasce laterali il proprio must. A completare una prestazione preoccupante ecco l'espulsione di Koulibaly che salterà il prossimo incontro casalingo che vedrà i Blues opposti al Leicester. Quello che però preoccupa sono inetti e numerosi passi indietro fatti dal Chelsearodato e offensivo ammirato contro il Tottenham la settimana scorsa. Il weekend ci ha invece offerto una formazione incapace di raddrizzare il tiro dopo il primo vantaggio del Leeds, incapace di reagire e scarico di idee e gamba. Una partita difficile da commentare quella di Jorginho e compagni, mai veramente in partita e convinti nel ribaltare il punteggio, sarà stato solo un incidente di percorso, o è il sintomo che qualcosa va cambiato? In entrambi i casi, urge ripartire già dalla prossima partita.