Champions League - Chelsea - Krasnodar 1-1

Il Chelsea ospitava il Krasnodar nell'ultima giornata del girone E di Champions, raggruppamento che i blues hanno fatto proprio la settimana scorsa con il poker calato in quel di Siviglia. La gara di stasera, con i russi già certi del posto in Europa League, era quindi il classico match in cui trovavano spazio le cosiddette seconde linee, chiamate a sfruttare la chance per insinuare dubbi nella testa del proprio allenatore. Seconde linee, per modo di dire, visto che in campo vi erano i vari Havertz, Abraham, Kovacic, Rudiger etc etc..a dimostrazione di una rosa ampia e qualità messa nelle mani del tecnico di Romford; da segnalare inoltre il debutto nella competizione dei giovanissimi Gilmour e Anjorin ed il ritorno, giusto per l'occasione, di Arrizabalaga tra i pali. Per rimanere fedele alle sue orribilanti statistiche, il portiere spagnolo prendeva goal al primo tiro subito, quando al minuto ventiquattro il destro di Cabella terminava la sua corsa all'angolo destro della porta difesa dall'ex Bilbao. Il Chelsea reagiva subito e trovava il pari grazie a Jorginho, chirurgico nel realizzare dal dischetto un calcio di rigore guadagnato da Abraham.

I Blues avranno la possibilità di bissare subito la rete, ma il delizioso assist di Havertz verrà sprecato dallo stesso Abraham con una pessima conclusione. Nei minuti finali della prima frazione e nel primo quarto d'ora della seconda non accadrà quasi nulla, con le due squadre atte solo ad un tedioso e sterile possesso; accenderà ogni tanto la luce Kai Havertz, ma il gioiellino tedesco è ancora lontano da una condizione accettabile che non gli consente di essere incisivo. L'ingresso di Werner è Giroud negli ultimi sarà la testimonianza di un Lampard che teneva ad una vittoria che però non arriverà: il pari finale è risultato giusto per quanto, poco, visto in campo. Non era forse lecito aspettarsi molto di più, ma se come si dice  "vincere aiuta sempre a vincere", oggi si è persa una buona occasione.

di Pierluigi Cuttica